Tra i disturbi del comportamento alimentare rientarno l’Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e la Sindrome da Binge- Eating
L’Anoressia Nervosa è caratterizzata da un controllo ossessivo del peso e del proprio corpo che porta la persona a sottoporsi a regimi dietetici restrittivi, attività fisica estenuante, condotte di eliminazione (vomito autoindotto, uso di lassativi).
I pensieri disfunzionali alla base del disturbo riguardano principalmente la paura di aumentare di peso e l’alterazione dell’immagine corporea.
La Bulimia Nervosa si differenzia dall’anoressia per la presenza di “abbuffate”, episodi in cui la persona arriva a mangiare in un determinato periodo di tempo limitato (ad esempio due ore) grandi quantità di cibo senza riuscire a smettere nè controllare ciò che sta mangiando (perdita di controllo).
Possono inoltre essere messe in atto condotte compensatorie (vomito autoindotto, estrema attività fisica, digiuni) a seguito degli episodi relativi alle abbuffate.
Le condotte compensatorie inappropriate non sono invece presenti nel Binge- Eating, disturbo alimentare caratterizzato dalla presenza di abbuffate che presentano determinate caratteristiche:
-mangiare molto rapidamente
-mangiare fino a sentirsi scoppiare
-mangiare grandi quantità di cibo senza essere affamati
-imbarazzo e del senso di colpa associati all’abbuffata
L’approccio cognitivo-comportamentale si è dimostrato il trattamento più efficace nella cura dei disturbi dell’alimentazione. Tali pazienti hanno mostrato inoltre di tratte beneficio da approcci mindfulness (Mindful-Eating) basati sul recupero di un rapporto sano col cibo, spesso visto come “nemico” e utilizzato da queste persone nella regolazione delle emozioni (mangio per punirmi, per premiarmi, per consolarmi, o in risposta a emozioni particolarmente intense o difficlmente gestibili) più che per il soddisfacimento di necessità fisiologiche come la fame