L’eiaculazione precoce rappresenta uno dei disturbi sessuali maschili più comuni e si definisce come il presentarsi persistente o ricorrente di eiaculazione in seguito a stimolazione sessuale anche minima, oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione; comunque prima di quando il soggetto desidererebbe.
Considerando l’estrema variabilità della sfera sessuale, ancora oggi,è difficile stabilire dei criteri oggettivi per la diagnosi. Tuttavia vengono distinti i seguenti sottotipi del disturbo, a seconda delle caratteristiche che esso presenta:
- EP primaria: presente sin dalle prime esperienze sessuali
- EP secondaria: insorta in un secondo momento, dopo un periodo di normale controllo del riflesso eiaculatorio da parte del soggetto
- EP ante portas: quando si manifesta ancora prima della penetrazione
- EP intra-moenia: quando si manifesta precocemente, ma durante la penetrazione
- EP assoluta: si manifesta sempre, indipendentemente dal contesto o dal partner
- EP situazionale: si manifesta solo in determinate circostanze o con un determinato partner
L’eiaculazione precoce, come tutti i disturbi sessuali, è spesso accompagnata da vergogna, timore, umiliazione, inadeguatezza, con conseguenze dolorose che possono riflettersi sul partner e sulla coppia stessa.
Questa caratteristica la rende particolarmente adatta alla terapia cognitivo-comportamentale.
Il trattamento prevede un lavoro di valutazione e ristrutturazione dei pensieri disfunzionali e delle credenze associate alla sessualità e all’eiaculazione, al fine di modulare e gestire le emozioni negative.
Dal punto di vista comportamentale vengono utilizzate una serie di tecniche vòlte all’acquisizione del controllo volontario dell’eiaculazione, tra cui gli esercizi di Kegel, la tecnica dello stop and start e lo squeeze pausa, da utilizzare da soli o in coppia.